In scena c’è una figura tragicomica, un uomo, sembrerebbe solo ma non lo è, parla con chi gli fa compagnia da sempre, figure concrete, come quattro fratelli, la madre, la donna amata, che vivono con lui e parlano attraverso lui. Prendono la parola, agiscono e dialogano, cercando di risolvere le problematiche della vita di tutti i giorni a modo loro. Eletrocardiodramma sembra un errore, ma in realtà rivela una piccola verità, una paura latente, o un punto di vista comico e sorprendente.
"In questa sorta di vaneggiamento ondivago, costruito in realtà con rigore maniacale, Capuano sfiora storie di ordinaria solitudine, coppie insicure, labili rapporti famigliari. Ma a colpire è soprattutto il suo incredibile lavoro interpretativo, una partitura di balbuzie, gesti nervosi, sguardi ammiccanti, mentre la voce evoca toni di pacato buon senso applicati ad argomenti del tutto dissennati. Sembra una figura di Thomas Bernhard." (R. Palazzi, Il Sole 24 Ore)
La qualità interpretativa – in questa rarefazione voluta del senso – è palese, controllata con precisione, misurata e lavorata con estrema esattezza, efficace come si addice a una pièce di questa foggia. Gli sguardi intensi di Capuano trovano gli occhi dello spettatore, l’uso profondo e sentito dell’anatomia acclara la valenza dell’operazione fuori dal gusto, a prescindere dai generi. La compitazione della voce – i registri, la versificazione sincopata della balbuzie, le inflessioni tonali – è gestita con coscienza e non straborda mai oltre i confini del necessario. (Marianna Masselli, TeC)
Leonardo Capuano è solo sulla scena e guarda negli occhi lo spettatore, per trascinarlo in una storia che non sarà raccontata. (Valeria Merola, Il Fatto Quotidiano)
di e con Leonardo Capuano
assistente alla regia Elena Piscitilli
una produzione Compagnia Orsini
durata 55 minuti
Leonardo Capuano si è rivelato al pubblico nella duplice veste di attore ed autore con vari monologhi, quali La cura, Zero Spaccato, La sofferenza inutile, Elettrocardiodramma e l’ultimo Il sistema nervoso. Con l’attore Roberto Abbiati ha prodotto Pasticceri, spettacolo che ha realizzato numerose repliche. Ha lavorato anche, tra gli altri, con Renata Palminiello nello spettacolo Due, con la compagnia Lombardi-Tiezzi ne Gli uccelli di Aristofane, con Alessandro Serra nel Macbettu. Da qualche anno lavora stabilmente con Umberto Orsini e conduce seminari sul lavoro dell’attore con un approccio legato alla fisicità del gesto e della voce.
FORMAZIONE
Dal 19 al 21 novembre Leonardo Capuano terrà il laboratorio per attori, attrici e performer Come stare in scena
Per info e iscrizioni visita la pagina dedicata.