Himalaya riflette su come una coreografia si può trasformare in un'esperienza ritmica collettiva. Il progetto coreografico si ispira alla montagna come archetipo universale del sacro: per le tradizioni antiche collega i tre mondi, divino, umano e infero.
Himalaya si inserisce in una personale ricerca rivolta ai temi della spiritualità nell’arte, e rappresenta il ritorno di Chiara Frigo sulla scena. Un ritorno a casa, all’indagine sul movimento e allo stesso tempo un modo per esplorare nuove pratiche.
Nato per un’unica versione site-specific, dopo l’incontro con il batterista Bruce Turri e il creatore luci Moritz Zavan Stoeckle, il progetto si è evoluto in una versione per spazi teatrali.
coreografia e danza Chiara Frigo
live sound (batteria) Bruce Turri
light design Moritz Zavan Stoeckle
musica Steve Reich
produzione Zebra Cultural Zoo (Venezia)
co-produzione Scenario Pubblico/ C.ia Zappalà (Catania), Dance Base Edimburgo (UK), PimOff (Milano), CSC Bassano del Grappa (Vicenza), Centro Nave Santiago del Cile
Progetto selezionato all'interno del bando Citofonare PimOff 18/19
Chiara Frigo, coreografa e performer, sviluppa il proprio interesse artistico nell'ambito della danzacontemporanea e della performing art. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 la sua primacreazione Corpo in DoppiaElica vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures diBelgrado. Takeya vince il premio GD’A Veneto ed è selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Ha creato West End e Ballroom all'interno delprogetto europeo Act Your Age e ha realizzato una coreografia per il Balletto di Roma,Stormy.