Lo spettacolo Episodi di assenza 1 affronta la coesistenza nel terzo millennio di scienza e religione, laddove la scienza riesce oggi a spiegare molti di quei fenomeni che un tempo erano attribuiti all’operato delle divinità.
È davvero necessaria la religione per disegnare l’etica dell’essere umano? O è forse più pura l’etica del laico, disinteressata, che non si aspetta né la ricompensa del paradiso né la punizione dell’inferno?
Scienza e Religione saranno resi carne da cinque figure che si fronteggerenno sulla polvere della storia. Il gruppo corale si contrappone a se stesso nel sostenere l’una o l’altra teoria, dispiegando punti di vista, paradossi, emozioni.
con Roberto De Sarno, Pietro Piva, Roberto Scappin, Antonella Spina, Paola Vannoni
drammaturgia quotidiana.com
progetto scenico Roberto Scappin
produzione quotidiana.com, Kronoteatro, Armunia Festival Inequilibrio
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Kilowatt Festival, Santarcangelo dei Teatri, Residenze artistiche PimOff, Cantiere Moline (Emilia Romagna Teatro | ATER), Centro Sociale Poggio Torriana
Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com
Roberto Scappin dopo aver dedicato più di un decennio alla professione d'attore, impegnato in produzioni teatrali tra gli altri con il Gruppo della Rocca e il Teatro degli Incamminati, mette in discussione il teatro di tradizione da cui proviene, provando a ricostruire un percorso sulle basi di un ideale artistico e sociale, chiaro e scomodo: sollecitare attraverso il teatro una riflessione sui temi che, da sempre, scatenano divisioni: amore, denaro, potere.
Paola Vannoni fonda le sue basi artistiche prevalentemente sulla scrittura che approfondisce attraverso corsi di drammaturgia, sceneggiatura, scrittura comica. Il passaggio al teatro dalla danza contemporanea avviene dall'incontro con Marco Baliani nelle “Antigoni della terra” (Bologna, 1992), a cui partecipa nel gruppo dei danzatori. Questa esperienza di teatro politico e di profondo impegno civile segnerà tutto il suo futuro percorso, mai disgiunto da una chiara consapevolezza della responsabilità dell'arte.