Nel passato più lontano, in quel vuoto rimosso da tutto e da tutti, nel dimenticatoio del genere umano, in una dimensione irraggiungibile anche per i più grandi esploratori di oggi e di ieri, proprio lì, troviamo due maschere che si muovono e discorrono da un’eternità.
Due maschere maledette. O meglio due attori professionisti costretti da una maledizione a ripetere fino alla fine del tempo la storia del loro re perduto, Herla King II, il re cacciatore che, maledetto anche lui, dovrà galoppare all’infinito attraverso le foreste, in una caccia selvaggia, macabra e festante.
di e con Sergio Licatalosi e Francesco Pennacchia
luci Massimiliano Ferrari
Francesco Pennacchia è laureato in Storia del Teatro con “La reinvenzione della Commedia dell’Arte nel Novecento”; socio fondatore del Centro di Ricerca e Produzione Teatrale LaLut di Siena, fino alla fine del 2013 vi collabora come attore e regista. Dal 2000 ad oggi, attore e collaboratore nella compagnia Esecutivi per lo Spettacolo, diretta da Claudio Morganti. Dal 1999 attore per la compagnia Katzenmacher, diretta da Alfonso Santagata. Dal 2005 al 2010 attore per la compagnia Diablogues, diretta da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Dal 2015 attore per la compagnia Fortebraccio Teatro, diretta da Roberto Latini. Attore per altre compagnie come Gogmagog, Egum Teatro, Straligut, TeatroPersona, Gli Scarti, etc.
Sergio Licatalosi dopo gli studi universitari a Siena in storia e critica dello spettacolo, si diploma nel 1989 alla scuola di teatro Laboratorio Nove di Firenze diretta da Barbara Nativi. Ha studiato improvvisazione, teatrodanza, vocalità (fra i molti: Rena Mirezcka, Julie A. Stanzak, Bruno De Franceschi) e partecipato a spettacoli con C.S.R.T. di Pontedera e Egum Teatro. Dal finire degli anni novanta lavora continuativamente con attori e registi come Claudio Morganti, Afonso Santagata, Francesco Pennacchia e recentemente con Teatro Rebis.