L’artista Arkadi Zaides con NECROPOLIS propone una riflessione sulla perdita d’identità di cui sono vittima i rifugiati e migranti che muoiono nel corso del loro viaggio, e sull’importanza del lavoro di scavo investigativo e scientifico che ne permette la restituzione.
Questo progetto nasce grazie al lavoro di 500 ONG e attivisti di tutta Europa, appartenenti alla rete UNITED for Intercultural Action che, a partire dal 1993, hanno registrato in un unico elenco le morti dei rifugiati e migranti che hanno tentato di raggiungere l'Europa. È un archivio che tenta di far luce su un fenomeno di massa di importanza sociale e politica, di una catastrofe che si svolge all'interno e ai confini dell'Europa.
COME PARTECIPARE
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Ti chiediamo di contribuire insieme a PimOff alla raccolta fondi permanente che permette alla rete UNITED for Intercultural Action di portare avanti la sua ricerca.
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ideazione e regia Arkadi Zaides
drammaturgia Igor Dobricic
assistentealla coreografia e alla ricerca Emma Gioia
coproduzione Théâtre de la Ville (FR), Montpellier Dance Festival (FR), Charleroi Danse (BE), RAMDAM, UN CENTRE D’ART (FR), CCN2 Centre chorégraphique national de Grenoble (FR)
supporto alle residenze CCN – Ballet de Lorraine (FR), STUK (BE), PACTZollverein (DE), WP Zimmer (BE), Workspacebrussels (BE), Cie THOR (BE), Co-laBo at Les Ballets C de la B (BE)
Arkadi Zaides è coreografo e danzatore di origini bielorusse. Dopo aver danzato per BatshevaDance Company e Yasmeen Godder Dance Group, inizia una carriera indipendente. Attraverso i suoi lavori si dedica alle problematiche sociali e politiche, prima concentrandosi sul contesto israeliano/palestinese, ora su quello europeo. La pratica artistica di Zaides punta a scatenare un dibattito critico, concentrandosi sul corpo come mezzo attraverso il quale i problemi politici e sociali vengono vissuti più intensamente.