Leone Jacovacci, nato in Angola dall’unione di una principessa congolese e un ingegnere italiano. Pugile nero ai tempi del fascismo. A 25 anni vince il titolo Europeo dei pesi medi. Da quel momento inizia il suo calvario, ostacolato dal regime fascista. Il resto della vita lo vive come portiere di un condominio a Milano.
Quanto della vita di Leone Jacovacci c’è negli occhi e nel sudore delle ragazze e dei ragazzi delle periferie italiane? Lì, nelle palestre dove i sacchi da boxe sono presi a pugni con rabbia ed eleganza? Fra le strade e i parchetti dove nasce una nuova cultura, miscuglio di etnie riunite sotto i colpi di una raffica di Jab, mentre i nuovi fascismi si insinuano nelle parole e negli sguardi della gente?
Dopo Sid – Fin qui tutto bene (spettacolo vincitore In-Box 2023), Cubo Teatro e Alberto Boubakar Malanchino (premio UBU 2023 come miglior attore under 35), danno voce alla vita di Leone Jacovacci, e attraverso la sua storia, raccontano le periferie e le province italiane in un processo partecipato che coinvolge le giovani e i giovani pugili.
Ne parliamo con la redazione di Scomodo, l'attore Alberto Boubakar Malachino, Girolamo Lucania, regista dello spettacolo e direttore di Cubo Teatro di Torino e altri ospiti invitati a raccontare e dialogare sul ruolo delle palestre popolari nelle periferie italiane.
Venerdì 17 gennaio ore 19
@Scomodo Via Carlo Boncompagni, 51/10, Milano
a seguire dj set