Lilith è un mito arcaico anteriore al mito di Eva: per i Sumeri è una vergine nera; nel Medioevo è una strega che seduce come solo il male può fare; nella mitologia assira è un demone asessuato, poi femminile, poi maschile; nel mito biblico è una figura piena di saliva e sangue. Lilith è la prima compagna di Adamo che rifiuta di sottomettersi e viene trasformata da Dio in un demone notturno. Uno spettacolo di teatro contemporaneo costruito attorno a "una diavola che mente sempre, una donna cattiva, anzi, cattivona", come spiega l’artista.
Lilith.
Il mio nome è Lilith.
Lilith nella mia lingua vuol dire notte e tempesta.
In verità, sono una diavola che mente sempre.
Tanto di quel che dico e faccio è male.
Ho un sospetto: sono cattiva, anzi, cattivona.
con Angela Antonini
luci Antonella Colella
organizzazione Frida de Vreese
produzione Compagnia47
con la collaborazione del TeatroMetastasio/Festival Contemporanea
col contributo di Regione Toscana
si ringrazia Teatro Drama
22 novembre, ore 20.30
23 novembre, ore 19.30
Durata: 60 minuti
Biglietti: Intero 18 €. Ridotto 12 € (online su Vivaticket, over 60) Ridotto 10 € (under 30, gruppi da 5 persone)
Prenotazione consigliata a a biglietteria@pimoff.it
RITA FRONGIA è drammaturga, attrice e regista. Dal suo pluriennale lavoro con Claudio Morganti sull’opera di Büchner nascono Scimmia, C’è un buio che sembra di esser ciechi, Studio numero 5 per Woyzeck poi Ombre Wozzeck-operina musicale per uomini ombra di poche parole, Mit Lenz e Il caso W. Poi il progetto della Trilogia del tavolino, ovvero, tre commedie per attori audaci: La vita ha un dente d’oro, La vecchia e Gingín -di cosa si parlaquando si parla-. Nel 2019 debutta al Festival contemporanea L’opinione di zia Angelina. Regista e autrice di Era meglio Cassius Clay. Ultime produzioni come regista e drammaturga: Étoile, Lilithe Star.