5-6 giugno 2024
TEATRO
Spettacolo di teatro contemporaneo
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Viaggio sulla S.S. 106 ispirato alla lotta di Franco Nisticò

Conosciamo la strada che percorriamo tutti i giorni? E la strada di oggi è uguale a quella di ieri? È possibile che un mito della storia antica, come Spartacus, abbia in comune con uomini e donne del nostro tempo luoghi, aneddoti, oggetti, amicizie, morti? Il carattere di queste domande potrebbe proseguire all’infinito, aprendo tentativi di risposta inimmaginabili.
E allora, scendiamo sulla strada. Non una strada qualunque, ma "La Strada": la strada della morte, la SS 106 Jonica, che collega Reggio Calabria a Taranto. Una strada che diventa il pretesto per parlare di schiavitù, di sogni, di incontri umani, di paesaggi, di incidenti, di Beautiful, di mar Jonio, di lotta e di politica.

"Un pugno al petto, un'epifania inaspettata, una parola di verità. Spartacu Strit Viù - che ha già qualche anno, ma che fuori dalla Calabria non ha visto nessuno - è forse il più potente spettacolo indipendente intercettato a Sud di recente. Un monologo detto frontale, che è un grumo di rabbia, di insofferenza e reazione". Alessandro Toppi - Hystrio gen/mar 2023

scrittura scenica Francesco Gallelli, Luca Maria Michienzi
regia Luca Maria Michienzi
con Francesco Gallelli
scene e costumi Anna Maria De Luca
disegno luci Luca Maria Michienzi
organizzazione Luca Napoli
foto di scena Francesco Lucia
lingua italiano, dialetto calabrese
durata 55'

5 giugno, ore 20.30

6 giugno, ore 19.30

Biglietti: 18/10 euro

La Compagnia Teatro del Carro costituita nel 1986 dagli artisti Pino Michienzi e Anna Maria De Luca ha come finalità primaria la valorizzazione di autori di nascita o di adozione calabresi, attraverso la rappresentazione teatrale dei loro testi. La Compagniaha voluto che la matrice dei propri programmi culturali fosse continuamente fonte di memoria storica, pianificata e divulgata fra dramma e commedia, per divenire bagaglio di conoscenza e tradizione per le giovani generazioni.  Selezione severa, dunque, dei testi nell'interesse di una politica culturale d'appartenenza etnica, storica e linguistica, quest'ultima intesa come idioma, lingua madre e non come vernacolo tout court. E anche di questo interesse-dovere si fanno carico i responsabili artistici dell’Associazione Culturale, analizzandone il profilo essenziale e tentando, attraverso le finalità già evidenziate, di non far sparire del tutto la tanto appellata e pur tuttavia trascurata “identità”.

5-6 giugno 2024
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Spettacolo di teatro contemporaneo